Assalto alla Terra

Titolo originale:  Them !

Nazione:  Usa Anno:  1954

Genere:  Fantscenza/Avventura/Azione

Durata:  94′

Regia:  Gordon Douglas

Cast:  James Arness, Joan Weldon, Edmund Gwenn, James Whitmore.

Produzione:  Warner Bros

Distribuzione:  Warner Bros

Assalto alla Terra

Assalto alla terra esce negli USA nel 1954, per la regia di Gordon Douglas. E’ la storia dell’invasione della terra da parte di un esercito di formiche, che le radiazioni atomiche hanno reso giganti. E’ dunque la storia di un’invasione aliena. L’alieno, nel suo senso etimologico di “altro” – tanto che in lingua inglese la parola alien sta a significare “immigrato” più o meno clandestino – rappresenta per estensione il terrore da invasione tipico degli statunitensi. Negli anni Cinquanta la guerra fredda, che adombra anche il pericolo di un’invasione sovietica, le tensioni con il blocco orientale e in particolare con la Cina, le crisi di una comunità che non si riconosce più come una volta nell’immagine che si era costruita, sono alla radice del cinema degli alieni.  Assalto alla terra, uno dei più popolari del periodo, si configura come l’intersezione di due diversi terrori: quello di abnormi mutazioni genetiche dovute all’impiego di armi potenti e i cui effetti sono ancora parzialmente ignoti, e la paura dell’invasione del territorio USA da parte di potenze ostili. In ogni caso l’alieno, l’altro è sempre mostruoso.

In Assalto alla terra  la mostruosità è determinata non tanto dalla forma, quanto dalla proporzione. I modelli di formica ricostruiti per il film sono assolutamente fedeli alla forma dell’insetto, così com’è in natura. L’effetto terrificante è determinato dal rapporto tra la misura della figura umana e quella dell’insetto, completamente ribaltata, rispetto alla realtà, sfruttando l’ancestrale paura del “gigante”.

Gli effetti speciali vengono ottenuti grazie all’impiego combinato di stop-motion e matt-shot  e l’esito risulta di grande efficacia.Tra gli antecedenti possibili di questa estetica degli special effects potremmo indicare la pittura onirica per la presenza di mostri, figli del nostro immaginario, che attentano alla sopravvivenza dell’individuo o della specie umana; e non parrebbero estranee anche alcune istanze dadaiste e della pittura surrealista. Ma l’estetica degli special effects si costituisce essa stessa come modello per la pittura iperrealista che, come movimento, nascerà poco dopo, agli inizi degli anni Sessanta.

L’aspirazione a un totale assoggettamento del percepibile, fino alla sua completa “ricostruzione” attraverso la tecnica, assimila per molti aspetti l’estetica degli special effects alla corrente pittorica dell’Iperrealismo. In tal senso l’opera di artisti come John Salt, Charles Bell, John Baeder, Richard Estes, Chuck Close, e più di recente Anthony Brunelli o Robert Gniewek, preannuncia di quasi un ventennio l’avvento dell’immagine digitale da un punto di vista retinico-percettivo, concettuale, procedurale. Sì che assistiamo ad una crescita intersecata di estetica cinematografica ed estetica pittorica, con prestiti reciproci ed impossibilità di distinguere le rispettive istanze. E l’arte, in questo caso, fa da ponte tra film come Assalto alla terra e le moderne pellicole che si avvalgono della digitazione.

Attenzione

Tutti i contenuti della sezione sono riservati.
Trailer , locandine e immagini appartengono ai legittimi proprietari.
I testi sono proprietà esclusiva di Federico Viola e non sono utilizzabili senza autorizzazione, ogni riproduzione è vietata.